Ho inviato il pezzo con queste due brevi frasi, sono vere.

"Sono tre pagine. Non era nato così e non volevo dartelo, poi sono così stronzetta che l'ho "sacrificato", te lo meriti."

"...in confidenza, devo avere uno scompenso ormonale, piango ogni volta che scrivo i pezzi per il sito.....
Son fuori allenamento emotivo"

Piango, quel pianto che nasce dal cuore carico di tutti quei sentimenti che oggi fatichiamo a esprimere a parole, che nascondiamo dietro a finti sorrisi o a gesti eclatanti e talvolta violenti; quei sentimenti che ci "diciamo" con i messaggini o con le faccine sui telefonini, ma che poi taciamo davanti a chi ci è caro.

Piango, sì! Anche io piango, nel silenzio di una stanza che non amo, davanti ad un mio pezzo di due anni fa, al pensiero della vecchiaia dei due genitori che voglio lontani e di cui amo ogni cellula più di me stessa, nel vivere un amore enorme. Piango

In questa società sterile il pianto non è tollerato, è usato per esasperare il dolore altrui, per enfatizzare squallide vittorie, per rinforzare il significato di qualche momento naturale.

Nessuno pensa però al pianto di gioia, al pianto della vita.
Quel vagito stridulo che ogni madre aspetta dopo un travaglio, quel pianto di chi si rivede dopo troppo distacco, al pianto di un genitore che porta il suo figlio all'altare. Questo pianto è troppo bello per essere visto, ma questo è il MIO pianto di quando VI scrivo.

Il pianto della gratitudine verso chi ho intorno e mi rende una donna migliore, verso chi mi ama nonostante la mia fragilità, verso chi mi ha accolto a braccia aperte e ancora lo fa, verso chi non fa critiche sterili.

Piangere è qualcosa di meraviglioso, ti libera, ti da la misura di chi sei dentro, ti fa viaggiare in parti di te stesso che non conosci, piangere è un atto di estrema intimità e di grande coraggio.

Piango quando scrivo perchè io non ho nulla di precostituito nella mente, le parole sgorgano dal cuore e vanno alle dita che digitano, non ci sono pensieri già fatti solo correzioni alla fine, e nemmeno troppo meticolose.
Scrivo quando la realtà di ciò che vivo e vedo è troppo grande per restare compressa nel mio piccolo cuore, scrvo quando una frase mi tocca l'anima e la fa vibrare, scrivo quando tutto questo mi fa sentireviva più del solito.
Questa è la genesi d ogni parola che vi regalo e adesso sai perchè, insieme ad ogni mio pezzo, ti faccio dono anche delle mie lacrime.
Non credere sempre ai miei sorrisi......

Monica