Mi chiamo Marco Coccon, ho undicianni e sono nato ed abito a Venezia.
Frequento la palestra di Karate (
F.I.K.T.A.) del Maestro Puricelli a cannaregio vicino al Ponte delle Guglie.
Il mio insegnate diretto è il Maestro Davide Rizzo.
Sono cinque anni che pratico questo sport, dopo l'esperienza di un anno di pallacanestro che ho smesso perchè non mi piaceva.
All'inizio ero attratto da karate perchè sognavo di diventare come Bruce Lee o altri divi della televisione che sembrano "macchine da pugni"
Con il passare degli anni il Karate ha cambiato il mio modo di pensare. Evito se posso qualsiasi lite, anche se purtroppo conosco delle teppe che avrei voglia di distruggere.
Evito la lite, perchè la "palestra" mi ha fatto capire cos'è il combattimento e quali sarebbero le conseguenze.
Il mio Maestro, Davide Rizzo, oltre ad insegnarci i vari kata, ci insegna la discipliona ed il comportamento anche fuori dalla palestra. Ci ripete sempre: Non dovete far del male agli altri, ma nessuno deve farlo a voi e questo dipende da voi. La mia palestra non è bella, anzi, è proprio brutta, d'estate è caldissima; d'inverno è fredda e quando arriva l'acqua alta, io e i miei compagni siamo costretti ad allenarci con le scarpe. Ma a Venezia è difficile trovare locali per fare palestre ed anche se ce ne sono di più belle, io rimango qui, perchè ormai mi trovo bene con i compagni e con il Maestro che ho.
Anche se sono qui da cinque anni, ho ancora molto da imparare e mi accorgo che se salto una lezione, la volta sucessiva, non sono in forma.
Se Davide è severo, Puricelli è peggio!.
Quando ho l'esame di cintura (attualmente sono Blu) sento le gambe che mi tremano dall'emozione ed il viso diventa rosso, rosso, come fasse un esame scolastico di fine anno.
Anche se severi, con questi Maestri mi trovo bene (sarà perchè anche i miei genitori sono severi con me).
Di Puricelli posso dire poco, perchè lo vedo solo come quello che mi esamina dopo una gara o un esame, di Davide Rizzo posso dire di più, perchè ma ha seguito sin dall'inizio. E' bravo e severo e a volte è simpatico. Quando ci spiega una nuova tecnica è tanto veloce e potente che non vorrei mai averlo come avversario,è meglio che rimanga li come insegnate.
Con i miei compagni di palestra mi trovo bene perchè sono tutti simpatici ragazzi e li conosco oramai da anni ed inoltre sono tranquilli ed anche loro come me non sarebbero capaci di far del male ad una mosca anche se in palestra, sembriamo tutti dei Samurai (formato tascabile)
Venezia 2 Giugno 1999
Marco Coccon