Questa piccola citazione l'ho trovata un giorno nel Dojo. Chissà perché ma ne sono stato attratto. Queste poche righe riflettono l'amore per un figlio, per un allievo, per un amico.
Non le ho scritte io ma mi hanno fatto riflettere sull'amore per le persone che dovremmo portare dentro di noi.
Il Karate-do è un'arte gentile: inizia e termina con il saluto. Nel Karate-do, se avrai la fortuna di poterlo praticare con il cuore e con la mente, imparerai che la violenza non è mai necessaria e che si può aver rispetto degli uomini, anche se le circostanze della vita ci potranno portare a considerare alcuni di essi nostri avversari.
Il Karate-do insegna ad affrontare le nostre paure: non promette di eliminare la paura dal nostro cuore. Se nel tuo cuore ve ne saranno, sappi che il loro unico compito non è quella di intimidirti o avvilirti ma è quello di spingerti ad
affrontarle, con
coraggio e
determinazione, con
perseveranza, senza timore alcuno:molti altri prima di te e me hanno affrontato simili burrasche e, come capitani coraggiosi, hanno saputo sospingere i loro vascelli carichi di ogni bene in acque di pace. E' quello che faremo anche noi, sempre. Il Karate-do lo imparerai da te e del resto a me non basterebbero poche pagine per raccontartelo.
Ti auguro di perseguire sempre il Do, con ogni tua forza, con spirito indomito: è la Via misteriosa che ciascuno di noi traccia per sé in questa vita, facendosi largo tra difficoltà e contraddizioni umane.
E' utile sapere che, qualsiasi Via tu percorrerai, tuo padre, "il tuo Maestro, dico io per voi!" è convinto che sarà una buona Via, perché la imboccherai con totale impegno e dedizione, ne sono certo, dalla parte del cuore, e ti riporterà, come deve essere, al tuo cuore.
Davide Rizzo