Riflessione su un input di Luciano sull'essere allievo:
Per imparare devi essere vicino al Maestro, costantemente, essere uno di "famiglia" altrimenti come potrà correggerti tutti i giorni, dire, non dire, guardarti e osservarti dall’interno del tuo comportamento.
Uchi deshi, Soto deshi sono ruoli che si devono conquistare con tanta, tanta fatica e orgoglio!
( Davide Giugno 2013 )
Testo del Maestro Puricelli - Lettura Consigliata -
Nel passato: Prima che tra insegnante e allievo si stabilisse quel rapporto, l'allievo doveva dimostrare di avere molta pazienza, fiducia e costanza.
Solo allora il Maestro accettava quel legame tra se stesso e l'allievo. Il vero allievo rimane sempre in stretto collegamento con il proprio Dojo ed il proprio Maestro poiché da essi riceve l'aiuto necessario, la misura e la direzione da intraprendere per progredire.
Per questo motivo nessun praticante diventerà allievo senza aver prima riconosciuto e compreso la necessità che si instauri un sincero rapporto tra l'allievo ed il Maestro, per questo alla base della ricerca del Dō c'è il sacrificio, non il successo.
Due sono le condizioni che un vero allievo deve accettare;
-
in primo luogo non può sottrarsi ai continui attacchi del Maestro senza cadere nella dipendenza della forma;
- in secondo luogo non può sostituire quanto distrutto dal Maestro con qualcosa che imiti ciò che il Maestro ritiene giusto.
Il Maestro distrugge la forma cui si attacca l'allievo, non perché sia sbagliata o perché ne conosce una migliore, bensì per proporre un nuovo motivo di conflitto interiore.
L'allievo resterà deluso se crede di raggiungere la pace facendo piacere al Maestro.
Il Maestro non vuole una copia di se stesso, ma un essere autonomamente pensante, responsabile e capace di agire.
Gli antichi Maestri avevano due tipi di allievi:
- Interni
''UCHI DESHI"
( "UCHI'' indica la parte interna della casa. Questo significa che l'UCHI DESHI entra nella sfera privata del Maestro, avendo la possibilità di osservarne la vita quotidiana e le abitudini.
Per la comprensione dell'arte marziale intesa come Via è questo un presupposto fondamentale, ma il Maestro non si apre a tutti gli allievi. L'allievo deve capire il significato di un legame del genere e guadagnarselo con sacrificio.)
- Estterni o superficilai
"
SOTO DESHI".
(
"SOTO" in giapponese indica la parte esterna, quindi esso è riferito a quegli allievi che in qualche modo perseguono degli scopi esclusivamente personali e che - come spesso accade nella storia dell'arte marziale - vogliono fare carriera con la conoscenza della tecnica. I SOTO DESHI sono interessati esclusivamente alla tecnica dell'arte marziale - per conseguire successo - e conseguentemente non hanno accesso al mondo degli insegnamenti interiori.)
Buona riflessione
Davide Rizzo