Arriva, arriva sempre il momento delle scelte quando si scommette sulle persone.
Dal 1980, anno in cui ripresi gli allenamenti, dopo l’intervento, ho dedicato tutto me stesso, tutto il mio tempo e le mie energie al Karate, al Centro, al mio amato Maestro e ai miei Allievi. Non lo considero tempo perso ma oggi lo considero un errore madornale, tutto quel tempo tolto agli affetti, alle amicizie e al costruire quei rapporti sociali che oggi mi sarebbe tanto di aiuto.
Oggi, oggi è quel giorno.
Luciano cancella il karate dal Centro Sport e Cultura lo cancella con delle semplici parole:
“ da ottobre il karate si fa solo per due giorni alla settimana il Martedì e il Giovedì” e oltretutto mi mette anche in difficoltà impegnandomi il Martedì ( perché il maestro è a Ferrara ) e togliendomi il Venerdì di fatto mi toglie la possibilità e la
SPERANZA di portare nuove iscrizioni in palestra e questo equivale a smettere di insegnare e far amare il Karate.
Gli avevo suggerito di lasciare il
Lunedì e Giovedì in tal modo avrei potuto trovare degli
spazi anche presso altra struttura per il
Martedì e Venerdì ma no….
Oramai la sua attenzione è completamente spostata verso il Taijiquan e, magari, visto il numero degli iscritti a karate, ha anche sicuramente ragione, IO conto di una sparuta decina di iscritti effettivi lui di un’altra quindicina, pochi per le economie gestionali della palestra.
Doveva comunque considerare che, con qualche piccolo lavoro di manutenzione, un po di pubblicità e
“visibilità” la palestra avrebbe potuto nel giro di un anno risollevarsi e ritrovare nuova linfa.
Inamovibile, nessuna miglioria, nessuna réclame, anzi sembra che il calo di iscritti sia imputabile al solo fatto che gli iscritti a Karate non divulghino, che non creino interesse attorno alla palestra, mentre:
- Quote annuale rateali e non mensili;
- Scarsa manutenzione;
- Mancanza di informazione ( affissioni programmate di manifesti)
- Problematiche legate all’acqua alta
- I problemi legati al riscaldamento e alle docce
- La scarsa visibilità che la palestra ha all’esterno, se non fosse per il sito i Veneziani manco saprebbero che esiste una palestra di Karate a Cannaregio
Sta di fatto che Venezia ha una popolazione anomala. Infatti non capisco come facciano certe palestre ad avere centinaia di iscritti e noi, con tutta la nostra professionalità e storia abbiamo la palestra vuota.
Proprio non digerisco questa cosa, sbarbatelli dalla cintura nera acquisita chissà dove e con chi ha tatami pieni di gente.
Io credo dipenda dal luogo, (
Luciano continua a dire, e ne è ampiamente convinto!! che è ininfluente, che è tutta una mia idea boh, sarò malato ma io mio figlio in una palestra fredda umida, scarsamente riscaldata o rinfrescata sinceramente non lo porterei a meno che non mi venisse dimostrata l’altissima professionalità questo mi ha detto Michele qualche anno fa parlando di sua figlia)
ma quella la provi solo se pratichi.
Credo di aver maturato in 43 anni di karate una certa padronanza di linguaggio e una professionalità TECNICA e culturale nell’insegnamento del Karate-Dō qualità che non intendo
ASSOLUTAMENTE perdere!
Pazienza, troverò una soluzione, magari drastica, sicuramente non indolore per me perlomeno, Venezia oltre tutto è anche una città di merda, non ci sono spazi, palestre se non per i soliti di sempre e oltretutto costano un sacco di soldi circa 20/25 euro all’ora e visto il numero di allievi per me è improponibile.
Oggi mi sento veramente solo, oggi realizzo che, dopo 33 anni di incessante pratica e frequenza, non ho costruito nulla per me e per la tranquillità economica della mia famiglia.
Non ho cinture nere, anzi scusate ne ho due ma sicuramente almeno una non sarà con me, sicuramente non mi aiuteranno a trovare una soluzione, certamente non collaboreranno a far crescere il gruppo, mi rimangono Anna che quasi sicuramente si arrabbierà moltissimo per le scelte di Luciano, Monica e Chika che con il lavoro sono mesi che non vedo e credo non la rivedrò più.
I bambini e i loro genitori faranno come spesso fanno tutte le persone che scelgono la comodità, l'allievo di solito segue il Maestro ma questo non sarà il mio caso.
Si adegueranno o cambieranno palestra o attività e io ancora una volta, sconfitto, non li vedrò crescere come ho visto crescere Elisa, Donato e Francesca.
Mi spiace ragazzi dirvi questo ma questa è la realtà del momento. La soluzione di questa soluzione avverrà nel tempo devo darmi del tempo ( almeno buona parte del 2014) per portare a vantaggio quello che sono costretto a fare:
- Una nuova Associazione che si chiamerà asd Mushotoku Shirai Ryu ( prima di titolarla al Maestro dovrò avere il suo permesso ma questo è un problema marginale, credo ne sarà molto soddisfatto, sarà una novità in campo Fikta e di solito sono fortunato nelle mie idee), vedremo se ne sarà contento;
- Trovare una sede, anche modesta che incida poco sui costi e per questo chiedo a tutti di aiutarmi a trovarla;
- La vostra presenza e il vostro appoggio a reclamizzare l’iniziativa.
Mi auguro, attraverso la vostra solidarietà, a sentirmi meno solo.
Io posso tenere duro ma senza allievi non esiste nessun Maestro
Davide
Oss