Viste le risposte di Anna e Monica pur non volendo giustificare quella che è la mia natura trovo doveroso il mio intervento anche perchè non fa per me scappare e risposto a mio modo
Lo so, sono duro, alle volte acido e irriverente quasi sempre, me lo dicono tutti, allievi, cugine, moglie, figli, e ora anche nipoti,
amici no perché non ne ho nessuno, al massimo qualche conoscenza che mi sfrutta per il mio poco intuito in certe cose e per il mio poco sapere su certe questioni!
Che ci devo fare, sono fatto così, o mi ami o mi odi, o mi segui o vai per la tua strada perché la tua strada spesso non è la mia.
Non ci posso fare niente, sono cresciuto per superare le difficoltà combattendole non lasciandole decantare, apprezzo il qui ora e subito che in sintesi ci viene ben rappresentato dal : Yoi e Hajime che troviamo nella nostra arte.
Ricordo le parole dette dal mio Maestro Bruno Demichelis durante il mio primo esame da bianca a Verde, tutto in un sol colpo e questo scrive al proposito:
“
Caro Davide,
ho letto ciò che hai scritto nella tua tesi per il corso di Maestro di karate. Complimenti!
Mi riferisco soprattutto a " come " hai scritto quello che hai scritto. Descriversi così apertamente è caratteristica delle persone forti. La sensazione di inadeguatezza che, come tu stesso descrivi nel tuo scritto, ti limitava nel gioire della pratica della nostra stupenda disciplina è solo un ricordo lontano. Leggo e mi rappresento nella mente la figura di un uomo coraggioso, equilibrato, aperto, sensibile. La tua esperienza personale è un evidente esempio di quel prezioso lavoro interiore che consiste nel vincere il nostro nemico interiore. Il suo cognome è PAURA . Il suo nome è "della critica", oppure "del dolore". Altre volte si chiama "delle responsabilità" o "di accettarsi". Ti sei alleato al coraggio, alla tenacia, alla perseveranza, alla tua intelligenza ed ecco i risultati! Congratulazioni nuovamente. Hai perfettamente ragione. Sapevo perché non volevi presentarti agli esami e" volevo proprio sentirmelo dire" da te. Forse era un mio atto di presuntuosa arroganza presumere che tu fossi pronto a star di fronte alle tue paure e se ciò ti ha creato imbarazzo ti chiedo scusa.
Comunque, visti i risultati, lo rifarei mille volte.
Per quanto mi riguarda saluto con un "oss" un grande esempio di karateka e con un abbraccio affettuoso te, l'uomo che lo ha creato.
Grazie della lezione Maestro Davide.
Bruno Demichelis
Un Karateka ama la critica, anche quella ingiusta, anche quella fuori luogo essa gli da modo di capire il “
momento” il qui ed ora, gli da modo comunque di crescere e di far meglio.
Non esistono, nella vita del Karateka il bacio o la carezza o il silenzio "dell'altro" perché è proprio quello che non vuole in quanto Karateka.
Egli si raffronta con la sua opera con quanto creato e appreso e quindi
trasformato.
Un Karateka “
agisce” sempre, “
reagisce” sempre, gli stimoli, che sono la sua visione, si trasformano nella sua opera.
Per quanto riguarda i bambini e il mio rapporto con loro non saprei, io, non sono mai stato bravo con i bambini, non li so trattare perchè tratto tutti allo stesso modo,
è un mio limite.
Io insegno Karate-Dō è l’unica cosa che so fare e penso anche di farla abbastanza bene sicuramente con onestà e senza secondi fini.
Per il resto perdonatemi ma più di così……
Oss
Davide Rizzo