L’invito avviene attraverso Facebook, strumento oramai usato quotidianamente per mantenere contatti, avviare discussioni e confronti con persone lontane e con le quali ti piace comunque sentire.
La senti, la inviti e lei, Kate, risponde: “ Domenica 7 non posso però oggi sono a Venezia, io, di rimando, vieni in palestra ma con il karategi.
L’OSS è immediato, senza pensiero come deve essere risolutamente positivo!
Arriva, un po in ritardo, ha anche un po mal di testa ma arrivo!, mi conferma con sms, potenza degli strumenti.
Entra, mi guarda, un sorriso, oramai non abbiamo tempo per salutarci come conviene, la lezione ha inizio.
Luciano sorride e inizia:
Kihon di I° dan, poi subito combinazione di V°, lei copia, prima con timore poi comprende e inizia ad essere LEI, la Caterina che conosciamo, libera!.
Luciano osserva con il suo sapere vede.
Kumite di Kihon, per lei trovarsi di fronte a uomini adulti ( non dico vecchi per rispetto di Massimo ) 3° - 4° e 5° dan lei, semplice primo dan non guarda in faccia nessuno, nemmeno me, non mostra timore, anche se il suo cuore va a mille.
Kata, Bassai Sho, impone Luciano, lei, mi guarda, io la sento, comprendo che mi sta chiedendo aiuto, rallento stacco faccio una cosa per volta, lei segue. Poi come sempre la sua memoria non serve più ora è il suo, di sapere, che esegue.
Luciano la guarda: “ Bene, bene la posizione, ma devi spingere di più sulla gamba posteriore, comunque il lavoro delle anche va molto bene, brava!”
E’ bello sentire il tuo Maestro che dice Brava alla tua allieva!
Senti che hai arato e seminato bene, percepisci che hai potato e curato comprendi veramente che l’acqua con cui l’hai dissetata era un acqua cristallina.
Ora è venuto il momento di lasciar andare e chissà la speranza è l'ultima a morire!
Grazie Caterina, alla prossima e speriamo non passi un altro anno!
Risposta di Kate:
Caro Davide, anche io spero che non passi un altro anno!
Allenarsi di nuovo è stato bellissimo e anche io ero stupita di come certe cose restano nonostante il tempo.
Grazie per aver donato così tanto a me e a tutti gli allievi che hai "allevato".
Mi chiedevi perché è difficile trovare allievi che seguano la pratica dei maestri con costanza e per tutta la vita. Non penso che ciò dipenda dall'insegnamento, ma dal fatto che la nostra vita oggi è più movimentata, con più spostamenti di quella dei nostri genitori e di quella degli allievi dei grandi maestri giapponesi.
Io sento che Venezia per tante cose non è un posto che fa per me, ma so che perdo moltissimo non potendo praticare karatè qui!
OSS
Davide Rizzo