Oggetto: Dimissioni


Con la presente, il sottoscritto Davide Rizzo comunica alle S.V. le proprie dimissioni dalla carica di Consigliere del Comitato Regionale Veneto FIKTA.

La decisione si è resa necessaria in quanto, lo scrivente, non è in grado di mantenere gli impegni assunti con le Società del territorio che lo hanno eletto. Il mandato prevedeva la ricerca delle condizioni per la formazione di una nuova classe di tecnici da proporre per le varie Direzioni Tecniche, viste le alte professionalità presenti nel territorio;

Sempre secondo le Società e diversi tecnici più attivi e più presenti con propri allievi all’interno dei CSAK si è manifestata una contrarietà molto forte nella volontà di riconfermare l’incarico al precedente Direttore Tecnico. Ho dedotto anche in comunione con gli altri Consiglieri e Presidente che il conflitto non fosse sul piano tecnico/didattico ma bensì sul piano caratteriale  questo personalmente non mi interessa, in quanto, preferisco dare VALORE a quanti si sono adoperati per il BENE della Regione nel tempo passato.

Da questa inderogabile richiesta il sottoscritto si è adoperato in concerto con Presidente e Consiglieri nell’individuare professionalità idonee ma, mio malgrado, ho preso atto che i VI° Dan presenti in Regione Veneto hanno dato forfait nonostante alcuni di essi si fossero adoperati positivamente per la nostra elezione con il VINCOLO del “cambiamento della Direzione Tecnica” e l’attuazione del programma presentato in sede elettiva.

Devo, inoltre, prendere atto che il Comitato Regionale aveva individuato un Tecnico idoneo all’incarico della Direzione Tecnica ma questa scelta ci è stata osteggiata e preclusa adducendo motivi a mio dire “personalistici” sia sul nome che sul merito.

Il Presidente ha subito pressioni non indifferenti, un diktat che non mi può che lasciare l’amaro in bocca. Mi sono trovato a constatare che chi ci ha appoggiato e spinti a candidarci non solo ha fatto un passo indietro ma addirittura ha rifiutato una carica importante come quella di Presidente della Commissione Tecnica.
Sono molto deluso dai comportamenti che, secondo il mio personale modo di vedere e vivere, non si collocano nel giusto spirito della nostra pratica.

Come Tecnico della Regione Veneto ho sempre visto buona volontà d’intenti nel precedente Organismo seppur, come spesso evidenziato durante le assemblee indette, ho sempre fatto notare la mancanza della figura del Presidente. Nel precedente Comitato il Presidente semplicemente non è mai esistito. Sicuramente il suo ruolo Politico/Amministrativo è sempre stato esautorato da altri, forse sta proprio in questa semplice constatazione il malessere delle società, le stesse che hanno deciso un cambio rotta eleggendoci ma questo malessere coinvolge anche il Comitato stesso, da qui le dimissioni.

Ora, sapetele mie motivazioni e mi auguro siano state ben esposte, conoscete la mia storia, MI conoscete personalmente, sapete della mia lealtà nei confronti degli Organi Dirigenti della FIKTA che mai permetterò sia messa in discussione. Sono convinto che il Veneto sia una grandissima Regione con Tecnici e Atleti di grande valore e d’indubbia preparazione tecnica.

Continuo a chiedermi il perché del dietrofront di Tecnici e Società che ci hanno eletto ma, se non vogliono più avere come responsabili tecnici alcune persone ( che tra l’altro stimo sia come amici che come tecnici ) io, che ho accettato la carica con il “vincolo del cambiamento” come potrei mai presentarmi alle società che ci volevano come motore di rinnovamento se non presentando le dovute dimissioni?
Oggi ci troviamo di fronte a dei diktat. Forse hanno ragione loro, non lo so, ma io non posso rimanere senza identità venendo identificato come uno zerbino da quattro soldi.

Ad ognuno la sua dignità e la sua coerenza alla mia non ci rinuncio manco morto e dovrebbero averlo compreso da anni!