Venezia il 22 Novembre 2015
Questa volta il contatto arriva attraverso
Facebook, ci siamo evoluti dal lontano 2012 anno della prima visita di
Masaru mi informa che dal 20 al 23 novembre viene a Venezia espressamente per allenarsi con il mio gruppo.
La sorpresa è tanta, come tanto è l'orgoglio di vedere il mio insegnamento apprezzato non solo dai miei allievi ma anche da chi, ha avuto una sola occasione tre anni fa.
Nonostante l'impegno dello stage nazionale di Goshin-do con il mio maestro decido di dare corpo al desiderio di Masaru e così inizio a prepararmi con un veloce ripasso mentale del mio scanchenico inglese, già, perchè il sig. Masaru non mastica nemmeno una parola di Italiano e pure il suo inglese lascia spazio all'interpretazione più che al perfetto dire.
In palestra la sorpresa dell'appuntamento è molta, ma abbiamo sempre il solito eterno problema siamo in quattro gatti ma non importa, andiamo avanti indefessamente, ci contiamo ma va bene anche così, l'importante è che ci sia Stefano a fare da interprete, Massimo e Claudio che con il loro spirito e grande energia mi coadiuveranno durante la lezione, Monica ed Irene pronte alla sfida di questo allenamento a sorpresa.
Come al solito mi alzo presto rispetto all'appuntamento, la Giudecca di prima mattina è stupenda, una bellissima alba, una bellissimo inizio di questa splendida giornata, quando arrivo in fondamenta una bellissima immagine di
Marghera con le sua montagne in trasparenza.
Bellissimo!
L'arrivo in palestra e vedere che Claudia ci ha dato di gomito mi lascia estasiato, difronte a me la laguna e quale momento migliore per dedicarmi un momento meditativo?
Alla fine mi ritrovo a pianificare l'allenamento e visualizzare le varie fasi di quello che voglio, senza pretese, passare a Masaru, alla fine se è interessato alla pratica perchè non dare soddisfazione?
Sono già le 9.30 del mattino, mi affaccio al terrazzo e vedo una sagoma che mi guarda, un cenno e ci incontriamo per le scale. Inchini, inchini e ancora inchini misti a sorrisi ma non di facciata, vera gioia di incontrarsi in un'altra cornice, quella del Mushotoku Shirai Ryu.
Quando sale nel Dojo lo stupore è massimo, una finestra sul mondo di una Venezia non vista, forse non aveva mai visto la laguna est con le sue isole trasformate da ospedali e ospizi in magnifici hotels.
Avviene uno scabio di doni e piano piano iniziano ad arrivare, Monica, Claudio, Massimo, Irene e per ultimo Stefano. Respiro! il mio inglese iniziava ad arretrare.
Mi accorgo che Stefano fatica pure lui a farsi comprendere in Giapponese e così parlo io per quasi tutta la lezione.
Iniziamo, a Massimo il compito del Taiso, e poi avanti con Kihon, semplice, ma efficace.
Masaru dopo qualche piccola difficoltà necessita di qualche soluzione che puntuale arriva.
Nel Kumite con Masaru viene coinvolto Stefano e i due sembra siano in sintonia. Applichiamo il kihon Kumite del Maestro di nove tecniche e la cosa funziona.
Monica e Irene dopo qualche difficoltà riescono a seguire e le lascio fare.
Si continua con il kata Heian Nidan e la sua applicazione, Masaru è soddisfatto e non vede l'ora, mi dirà in seguito, che proporrà anche ai suoi numerosi allievi questa versione di applicazione.
L'allenamento sereno, costante e molto fisico ci porta al saluto e alla rituale foto di gruppo.
La giornata comunque non è conclusa passiamo alla parte ludica di una Venezia che non dimentica le sue specificità.
Lo
SPRITZ ( Vino bianco, acqua minerale e Bitter o Select ), un assaggio di salatini, una oliva sala e diamo da bere a questo corpo.
Con Stefano si decide all'ultimo memento di andare anche a pranzare assieme.
NOEMI ci aspetta e noi arriviamo.
Lasciamo Masaru a San Marco lo lasciamo libero di andare alla scoperta del sua Venezia, una Venezia, ospitale, una Venezia professionale con i suoi ospiti.
Una Venezia pronta già da ora alla prossima visita del nostro Masaru Konishi al quale dedichiamo un ultimo
OSS
Davide Rizzo