Spesso pensiamo sia impossibile andare “
oltre” “
superare” l’ostacolo, l’imprevisto, o autoimposto e così ri-leggendo il libro di Trabucchi “
Resisto per cui Sono” mi sono chiesto diverse volte i che occasione sono stato resiliente.
La malattia, superata, il malessere introspettivo, l’essere “
diverso” ma così uguale ad altri mi ha reso resiliente?
Ho compreso che la pratica del Karate-do mi ha reso tale, che la vita mi ha dato strumenti per superare alcuni limiti non solo fisici.
Le amicizie mi hanno aiutato e spesso mi hanno costretto a rendermi tale.
Per chi pratica Karate-Do essere o diventare resiliente è uno stato di necessità e una scelta di vita.
La vita stessa ti vuole resiliente soprattutto in questo momento in cui il pianeta è in pericolo, il pericolo ecologico, il pericolo terroristico, il pericolo economico dovuto alla grave crisi”
voluta dai grandi poteri del pianeta” ecco allora che dobbiamo scoprire questa dote e impararla attraverso un sano allenamento, anche utilizzando come strumento il Karate-Do.
Testo tratto dal libro
Resisto per cui sono: CIT: “…..
Il mondo dello sport estremizza le difficoltà. Per questa ragione si adatta a esercitare e migliorare la resilienza. Ogni atleta dovrebbe essere, per prima cosa, abile nel fronteggiare stress e difficoltà e solo in seconda battuta specificamente forte nella propria disciplina. A quanto pare i sistemi attuali di selezione dei talenti premiano solo il secondo aspetto e trascurano il primo, e questa è una delle ragioni della scarsità di campioni.”
Questo è il mio augurio a tutti voi.
Scopritevi forti, sani, belli ma soprattutto RESILIENTI.
Davide Rizzo