Alla fine lo abbiamo rifatto, anche quest'anno il IV° per la precisone ci siamo organizzati a Sant'Alvise, già sveglio da diverse ore ne ho aprofittatto per fotografare la mia Venezia, quella che vedo di rado. Una luce particolare in una giornata a dir poco perfetta (non poteva che essere così), luci e fumi si confondono nei camini della città, i canali immobili riflettono le forme di barche preziose, solo per chi le possiede, io, solo, nel vagare per queste zone mi sento potente nel catturare con la mia D 200 tutto quello che vedo e percepisco con gli occhi.
Cammino per quasi 2 ore, è presto mi ritrovo in questa luce, mi figuro già le foto nel mio sito, quello dedicato al CSC. La camminata è lenta, come quelle in cui rispetti il tuo tempo, il tempo che ti sei faticosamernte conquistato alzandoti di buon'ora, l'aria è frizzante ma ti sbottoni ugualmente la giacca affinchè anche il tuo cuore possa respirare questa magnifica aria mattutina. Un ponte, poi un'altro infine uno squillo mi riporta al momento, Bacchin: " semo rivai tra 10 minuti semo la" Padovana anche l'intercalata, sorrido nel vedere un signore anziano sbattere la tovaglia dalla finestra, chissà perchè non l'ha fatto la sera prima. Spesso mi chiedono come sto in una città come venezia, lenta, tutto si fa a piedi, tutto è fatica e ricognizione costante verifica dei tempi. Mi gestisco bene in questa città che sembra fatta solo per me.

Arrivo e dal ponte osservo un ragazzone alto che mi osserva; Sebastian, prendiamo la calle e un'altro con fare impotente aspetta al cancello, Donato, ma quanto sono grandi sti due, mi dico! Grandi e grossi, per fortuna che non ci devo combattere altrimenti dovrei ucciderli.
Aspettando l'arrivo di chi ci deve aprire inizio ad innervosirmi, sono le 8,53 e non si vede la tipa. Arriva, apre e tutto inizia. Arriva Anna abbronzatissima ( è andata Lampados che non è vicino alle Barbados ) poi Alessandra, bellissima come sempre con quel sorriso che mi fa impazzire!
Manca Chiara, sta male, Francesca uguale ma fa da fotografa ( in pratica ha speso quasi male 400 fotogrammi ) non importa, mi basta vederla e già sono felice, arriva il Roby one kenobi, con Luigi l'Indiano, Pietro il Laureato e gli altri, loro ci sono sempre, Gaia arriva assonnata, Marta sorridente, Sara preoccupata e Donnalyn sta ancora dormendo ma si sveglia subito appena mi vede, credo mi vogliano bene anche se ogni tanto le sgrido un pò, tanto per non essere sempre tenero e non perdere l'abitudine.
Arriva anche Monica, lei, da Portoguaro fa un sacrificio, ma le piace sacrificarsi per gli altri è nella sua indole.
Bacchin arriva con 7 dei suoi allievi che mi entrano subito in simpatia.
Si sente un pò la mancanza dei vecchi dei miei compagni di pratica, peccato ma la vita continua e deve continuare, esserci sempre, quello è l'importante. Essere padroni del proprio tempo è importante e il tempo del karate-do è il nostro di tempo e ce lo prendiamo spesso.
Lo stage ha inizio e non voglio dilungarmi in questo ma solo ringraziarvi tutti per esserci sempre.
Mi ritengo un Maestro fortunato, aprezzato e compreso dai suoi allievi.
Le due ore volano ma non è ancora finita in onore al maestro Kase mi accingo a farvi vivere, solo in parte, un mio vecchio momento, mi accorgo che siete stanchi, ma io aspetto il vostro regalo, il vostro sudore!