Si dice che il Karate-Do sia una scuola di vita ed è Vero!
Chi pratica Karate-Do impara a rispettare i compagni, gli avversari e di conseguenza se stesso, impara insomma a diventare un uomo o una donna di grande dignità comprendendo che il nemico più difficile da battere vive dentro se stessi e questa non è una cosa da poco.
Si dice che il Karate-Do sia una disciplina democratica, in parte questo e vero, provate ad entrare in uno spogliatoio e ve ne renderete conto immediatamente: grandi piccoli, alti, magri, tutti che si lavano e che si cambiano insieme; questo sta a significare che tutti hanno un opportunità; vuol dire che c’è un ruolo adatto a chiunque e questo non è poco.
Si dice che la pratica del Karate-Do non è adatta a tutti e anche questo è vero. Chi vuol praticare veramente con serietà deve essere coraggioso, il coraggio di chi tra mille difficoltà gestisce il proprio vivere quotidiano, deve sapere prendere delle decisioni immediate e veloci, deve essere sempre leale, deve aiutare un compagno in difficoltà a costo di un grande sacrificio e questo no è da tutti.
E’ per questo che ho deciso di insegnare Karate-Do.
Quando osservo i miei allievi nella pratica quotidiana o durante le competizioni e li vedo fieri e sicuri di se, sudati, stanchi e affaticati e, qualche volta doloranti o con qualche ferita causata da un avversario più potente, più veloce e forte di loro, quando li vedo felici delle vittorie, seri, pensierosi e incacchiati nelle sconfitte, mi dico sempre….. magari anche io………
Un grande onore mi ha dato la vita e voglio godermelo sino alla fine.
Davide Rizzo