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KUJIKERUNA Non Mollate MAI!


KUJIKERUNA

Non cedere, non mollare mai
Alla fine....
A cura di Davide Rizzo
Luglio 2011, mi sono rifatto male, non per colpa mia questa volta è da Giugno che soffro per una frattura scomposta al fianco destro.
Ushirogeri contro bersaglio non umano e il mio costato ha fatto crack. Pazienza, non sarà l'ultima volta.
Ma non è di questo che voglio parlare oggi 2 novembre 2011 un mese particolare per me e per molti altri scorpioncini che ci sono in palestra.

A luglio ho percepito un distacco, l'ho avvertito in un viaggio verso Feltre con Omissis, un viaggio di poche ore ma intenso di discorsi con questo allievo che si avvicina ai fatidici dieci anni di pratica.

Dieci anni, cavolo, una vita, ancora lontano dai miei 40 ma 10/11 anni di pratica con questa giovane generazione sono una eternità, credetemi!
Vederli crescere, vederli stanchi e alle volte un pò demotivati per la frustazione che spesso ti prende perchè razionalizzi e pensi di non andare avanti, poi arriva la Cintura Nera, che arriva dopo tanti e tanti anni di praitca e vedi altri, di altre realtà, che l'hanno già raggiunta e tu sei ancora li con la tua logora cintura marrone, osservando una vecchia foto con il Maestro T.Kase la mia marrone era più bianca della mia nera!

Con Omissis abbiamo affrontato diversi aspetti sia dell'arte ma sopratutto dell'organizzazione del gruppo.
Già il gruppo delle nere, il mio secondo gruppo d'origine, del mio primo è rimasta solo Elisa che ora ha ripreso perchè ha conpreso che vivere senza karate per una come lei è difficile. Nessuna disciplina, nessuno sport nessun insegnante o Maestro ti da le sensazioni che provi al Centro e con me. Non lo dico io sono cose che mi vengono riferite attraverso chi vede da fuori, chi sente dal "dentro".
Il merito è sempre di chi resiste alla "tortura" di avere un Maestro come me solo che ora sto riflettendo sul perchè dei molti abbandoni, troppi, già.... troppi. Vedo, percepisco questo distacco ma spesso non ne vedo il REALE motivo, comprendo che l'età matura porta a scelte di studio, di lavoro o di attesa disattesa, la nera non arriva, il dan non arriva ecc... ecc...

Visto che il 23 Novembre mi addormenterò per un'altro intervento magari è arrivato anche per me il momento di analizzare il percorso che abbiamo fatto con quanti mi seguono da più anni.
Mi chiedo sempre più spesso cosa lascerò, se quello che ho insegnato e sto insegnado rimarrà.
Mi chiedo se dovevo lasciare il mio Maestro e proseguire la mia strada da solo.
Mi chiedo cosa succederebbe se, senza numeri, il mio Maestro mi dicesse: "Davide, chiudo tutto e vado in Cina", a parte che una volta l'ha anche detto ma per fortuna non l'ha ancora fatto!
Molte persone a me vicine mi hanno sempre esortato a rendermi "autonomo" e non hanno mai compreso che è l'essere così vicino al mio Maestro che mi ha reso Veramente autonomo.
Mi chiedo quante persone e chi percorrerà e continuerà il mio insegnamento, se ce n'è stato uno.
Forse è l'età che mi porta a farmi delle domande che in verità sono anni che mi passano per la mente.
Mi chiedo cosa ho passato se mi sono rimaste solamente 5 cinture nere. Un bellissimo gruppo di donne stupendamente guerriere, un piccolo gruppo di bambini che mi fanno dannare e incazzare a ogni lezione solo perchè nessuno viene a fare taiso al posto mio.
Mi chiedo un sacco di cose, se Francesca, Omissis, Chiara o Elisa prenderebbero o saprebbero prendere in mano una cosa che mi auguro non termini mai, se accetterebbero e saprebbero fare una vita quasi monastica, una vita che chiede attenzione ai comportamenti, attenzione a quanti hanno le "scarpe rosse, ricordate?". Non vorrei che la risposta arrivasse dalla solita Monica che ammiro per quanto scrive e si da agli altri.

Qualcuno una volta, sentendomi parlare con Francesca, non ricordo il momento, mi ha detto: " Davide.... attento! a renderti vulnerabile con agli allievi" l'unica cosa che gli ho risposto è stato OSS ma io sono fatto così e non ho assolutamente voglia di cambiare.
Ho imparato a dare un'arma in mano a tutti, poi l'uso che ne fanno non è un mio problema. Amo vedere la VERA faccia delle persone che ho difronte siano essi Amici, Parenti, Mogli, Figli, pseudo Maestri, Allievi e Nemici, non sapete quante cose si possono imparare dagli altri quando si dimostrano per quello che sono e perchè si sentono tutelati e forti!

Citando Henry Plèe....
Mi sono spremuto come un limone e voi siete le mie limonate. A chi piace aspra, a chi zuccherata.
“ Finchè muori il Maestro sei tu” rispose uno degli allievi rimasti.
Mi ricorda qualcuno questa frase!!

Pensieri di un vecchio Maestro di Karate Do


E adesso parliamo un pò di cosa è rimasto dei miei 21 anni di insegnamento:

Omissis Omissis classe 2002: Alto e cicciotello, veloce e sagace nel pensiero che però ha emulato per anni la persona che avevi di fronte, poi la liberazione e finalmente hai compreso che dovevi seguire la tua strada, ancora oggi, alle volte, fai l'errore ma stai migliorando. Il distacco, quando avverrà e se avverrà, sarà doloroso, vedremo. Una cosa che avresti dovuto fare sarebbe quella di prenderti qualche bel pugno sul naso da qualche atleta agonista, hai scelto per partito preso la tua strada e sinceramente non capisco la tua "paura" di "sporcarti" con il provare a gareggiare, è pur sempre esperienza da donare in seguito.
Non hai capito che il Karate è anche "gara, competizione" provarsi non solo con i compagni ma sopratutto con altri, gente che non conosci atleti che possono metterti inserie difficoltà, spero tu vivrai questa esperienza perchè di darà modo di vedere l'altra parte di te, ci riuscirai?

Busetto CHIARA classe 2001: Sei arrivata in compagnia, poi però hai fatto le tue scelte, da sola.
Pur avendone le doti hai deciso la tua strada di karateka non agonista ma anche per te forse sarebbe stata una esperienza positiva, provarsi funziona sempre. Sei forte Chiara anche se spesso il tuo cervello prende il posto del cuore, ma ti hanno educata così. Ricordo ancora tua padre che chiedeva a cosa servisse il karate, perchè farlo e sprecasrci soldi e tempo. Visti i risultati credo che lui abbia pperso e noi vinto!
Abbiamo passato molte ore a parlare, ad ascoltarCi, io ho capito e tu? Io so chi sei ma non chiedermi mai di svelartelo Ora te ne vai per la tua strada, quella della vita, quella dellìessere gratificata dal lavoro che spero troverai presto. Starai via un anno che non passerà in fretta, un anno che ci dividerà definitivamente perche non tornerai, non tornerai più!

Bin Francesca classe 2001:
Ci vorrebbe un libro per dire quello che sento, spesso mi sono spaventato davanti ai tuoi gesti e alle tue decisioni non sempre condivise ma sempre accettate.
Sei arrivata di prepotenza, baffuta e occhialuta e ora vedo di fronte a me una giovane donna che ancora non sa che strada deve prendere però continua a camminare, alle volte a testa alta altre a testa bassa come un ariete che però non vede il bersaglio.
Sai cosa devi fare ma sai che costa sacrificio che spesso non ti va di fare. Lo so la vita da " persone normali" è più facile anche se implica scelte comunque difficili.
Agonismo si agonismo no, scelte, si deve sempre operare delle scelte. Una cosa sola tu sei brava, non sprecare il tuo talento. Anche se la vita è fatta anche di sconfitte e delusioni.
Se si vuole trasmettere si deve avere qualche cosa da dire, quanlche cosa da mostrare e dimostrare, se non si va in fondo alle cose non rimane nulla solo delusione di non aver fatto o di aver fatto a metà.
Lo so che gli scorpionicini hanno sempre bisogno di sentirsi dire bravo, giusto, sei bello ecc.. poi però si cresce e ci si fida di più di quello che ti dice lo stronzo/a che vedi tutti i giorni davanti a quel cazzo di speccio che non mente mai ma mai eh!

Tommasoni ALBERTO classe1999: Piccolo, cicciotello, vivace ed educato nello stesso tempo, tempo che non ti ha trasformato molto, tempo trascorso a combattere più con me che contro te stesso per capire cosa dovevi fare. Ora lasci, peccato, mi spiace vederti andare ma comprendo le tue necessità, potevi comunque trovare un modo più degno che un semplice sms alla mia domanda. Ti ringrazio per il tuo tempo ora però, è tempo tu vada a ricercare altrove la tua vera natura e ti auguro che il viaggio sia lungo.

Verra ELISA classe 1996: Quando sei arrivata avevi uno sguardo bellissimo, una cosa che hai mantenuto vivo con il fuoco nell'anima. Hai ceduto solo per qualche mese, ci hai provato a stare lontana dalla palestra ma ancora una volta un elastico ti ha attirata in un luogo dove la tua anima esce attraverso quello che pratichi. Ricordo ancora l'esclamazione del Maestro Michielan al pre esame per nera, ce ne fosse stato bisogno!. Ricordo l'esame di Secondo dan che Luciano osteggiava perchè erano passati giusti giusti i termini e Contarelli che mi dice è giovane, troppo giovane e io in tutta risposta un po incazzato gli ho detto Bocciala se non fa bene ma non rompetemi perchè lei è già II Dan! Se la sono mangiata entrambi. Ricordi alla fine dello stage la corsa verso il Maestro Shirai per farsi firmare la tessera e lui era molto soddisfatto del tuo esame?
Sono 15 anni, 15 anni passati a vederti crescere, farti donna, infarinarti e laurearti, accettare e cercare un lavoro che ti onora, un lavoro fatto per far star bene gli altri attraverso la tua sensibilità corporea. Ora l'allenamento ha preso una piega diversa e tutta la tua maturità si vede e sei un punto di forza e di confronto per tutti. Tu ancora non capisci, vedrai.....cosa ti combino!

Questi sono solo una parte dei pensieri che mi passano per questa testa matta e inusuoale, so solo una cosa che tutti i miei allievi portano onore e lustro al loro Maestro e alla Palestra, gare o non gare che sia questa la via da continuare a percorrere?
Oss.
Davide Rizzo
Tabella testi Davide - Scritti da noi

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